Sulla strada della maturità: suggerimenti per l’analisi testuale

La prima prova all’esame di maturità prevede quattro tipologie diverse. La prima, significativamente chiamata A (immagino perché si tratta comunque e sempre della prima lettera dell’alfabeto), è in genere definita: “analisi del testo”. In realtà, bisognerebbe chiamarla “quello che uno studente non ha mai imparato a fare”, soprattutto perché, a quanto mi risulta, l’analisi testuale dovrebbe essere argomento non del quinto anno, ma dei primi due del ciclo delle superiori.

Ciò non succede quasi mai. In pratica, l’analisi testuale si affronta solo davanti ai testi della letteratura italiana più complicata possibile (Dante, Petrarca, Boccaccio, tanto per dirne qualcuno), mentre dovrebbe essere esercitata meglio su testi di minore difficoltà.

Voi, cari alunni di quinta (ormai lo siete davvero), dovrete arrangiarvi: posto qui, per aiutarvi, un prontuario di soccorso per l’analisi del testo poetico (con indicazioni di massima sulla parafrasi, sull’analisi metrica, sull’analisi dei temi), un altro per l’analisi del testo narrativo e infine un utile dizionario di figure retoriche.

Le figure retoriche sono finite in un mondo a parte, perché, naturalmente, possono esservi utilissime anche per l’analisi dei testi in lingua latina.

Evviva evviva. E adesso tutti in coro diciamo:

Che bella che è l’analisi testuàl!

Leggendo, scoprirete che si tratta di un endecasillabo tronco, con cesura dopo il verbo “è”.

Analisi del testo narrativo

Analisi del testo poetico

Dizionario delle figure retoriche

Published in: on June 28, 2010 at 10:27 pm  Comments (1)  

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