Riassunto dei compiti delle vacanze per la futura quinta

Lo so, lo so: eravate gelosi. Ma come? Le prime hanno un post dedicato tutto a loro e noi niente? Ma che siamo? Figli di un Dio minore?

Per dimostrarvi quanto bene vi voglio, soprattutto dopo aver cominciato a leggere le vostre verifiche leopardiane e aver avuto conati di vomito un po’ qui e un po’ là, ecco, dopo il tag, l’elenco dei vostri compiti! Godi, Fiorenza, godi!

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Published in: on May 31, 2010 at 3:43 pm  Leave a Comment  

Riassunto dei compiti delle vacanze per le future seconde

Siccome molti di voi me l’hanno chiesto, ecco un post dedicato solo al riassunto dei vostri compiti delle vacanze, o alunni delle future seconde, quasi arrivati al fondo delle vostre fatiche di quest’anno, ma già pronti per quelle che verranno, e verranno, e verranno, per i prossimi (almeno) quattro anni!

So che volevate da fare molto di più, ma tenete presente che io, poi, devo correggere il tutto! Non posso mica passare delle cattive vacanze, io! Devo tornare bello fresco e riposato a settembre, io!

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Published in: on May 31, 2010 at 3:35 pm  Leave a Comment  

Cinema, la passione in movimento

La parola “cinema”, carissimi alunni della futura seconda, deriva da un termine greco che significa “movimento”. Allora, è facile arrivare alla mia definizione di cinema come “passione che si muove nel tempo e nello spazio”.

Per evitare che continuiate impunemente a guardare cinepanettoni volgari e spicci (tipo De Sica-Boldi), o americanate da quattro soldi (tipo Avatar et similia), ecco di seguito, dopo il salto, un elenco di film interessanti, spesso molto “antichi”, ma che dovrebbero stimolare, per le vacanze, le vostre riflessioni.

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Published in: on May 31, 2010 at 3:24 pm  Comments (1)  

Prendi un giorno e trattalo male

Il titolo presenta una nuova versione del carpe diem, ispirata ad una nota canzone. Esso annuncia, d’altra parte, un post molto desiderato da voi alunni di quarta-ormai-quasi-di-quinta, se escludiamo le rimandature settembrine, gli ostacoli fisico-matematici, gli intoppi françois e English.

Subito dopo il tag, infatti, troverete il file in cui sono segnalate le poesie che sono capitate da commentare a ciascuno di voi, poveri pargoli.

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Avidi lettori

Quando sono in treno, mi viene sempre da leggere. Mi porto dietro almeno un libro di scuola: altrimenti, il tempo non passa mai. Ho preso quest’abitudine quand’ero una matricola universitaria. Quattro ore di treno per arrivare a Pisa. Una palla gigantesca. Dovevo inventarmi qualcosa.

Mi fu molto d’aiuto una collana di libri economici: si chiamava (e si chiama ancora) Newton Compton. Potevo leggere “I miserabili” (uno dei libri più giganteschi che abbia mai visto in vita mia) con soli 5 euro. Il resto costava anche di meno. La carta non era delle migliori, ma i testi fantastici.

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Published in: on May 29, 2010 at 6:56 pm  Comments (1)  

Siamo svegli e stanchi: analisi velocissima di alcune odi di Orazio

A grande richiesta, solo per i meravigliosi futuri maturandi, che tanto ci danno soddisfazione (e anche tante agli allibratori al ribasso), posto in questa splendida sera senza passeggiata (dunque apprezzerete lo sforzo) una serie di commentini veloci veloci da leccarsi le orecchie per le odi oraziane.

Chi capisse da dove viene l’incipit di questo post, avrà dal professore crudele un premio gigantesco.

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Published in: on May 28, 2010 at 7:44 pm  Leave a Comment  

Attimi fuggenti

I miei cari alunni di quarta, presto futuri maturandi, qui troveranno il link alle poesie di Orazio che abbiamo fatto o che faremo entro la fine dell’anno scolastico.

Di quasi tutte è data una affidabile traduzione in lingua italiana.

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Published in: on May 23, 2010 at 10:07 pm  Leave a Comment  

Non c’è mai tempo

Quant’è vero! Non c’è quasi mai tempo, soprattutto a scuola, soprattutto per studiare. C’è sempre qualcos’altro da fare. Se studio francese, dietro l’angolo mi ritrovo indietro di storia. Ma se mi metto a studiare storia, come faccio con religione? Che vita fare lo scolaro: sempre ad inseguire le sufficienze, sempre a tener dietro alle quindicimila verifiche settimanali, alle interrogazioni programmate, di gruppo, a due a due, singole, doppie, che valgono anche per l’anno successivo, a sorpresa, metà e metà, quelle dove ti si chiede un po’ di tutto, anche se sai fare un uovo fritto.

Ma poi vengono le vacanze. E allora… e allora magicamente c’è tempo per fare tutto! Ah, che belle che sono le vacanze: nessuno che ti insegue, nessuno che pretende da te il sangue.

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Published in: on May 23, 2010 at 8:59 pm  Comments (1)